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MILANO CLUB 1995 - 2001
MILANO CLUB 1995 - 2001
cine revolution
Info

Regista: Andrea Cavallari

Il quinquennio 1995 - 2001 nella città di Milano visto da un punto di vista musicale e di movimenti giovanili e underground. Nel 1995 apre il Tunnel, uno dei templi della musica indipendente italiana e internazionale nonché luogo delle prime sonorità drum’n’bass e jungle; sempre nel 1995 aprono i Magazzini Generali divenendo punto di riferimento. Nel 1995 esce il seminale album dei Casino Royale Sempre più vicini e il primo album in lingua italiana di Afterhours, Germi. I centri sociali Pergola Tribe e Leoncavallo sono molto attivi sul territorio e stanno cambiando pelle prefigurando scenari trasversali mai visti in città: la scena più radicale della dance, capitanata da artisti internazionali come Goldie o Kruder & Dorfmeister, riempie gli spazi con giovani di tutti i tipi e provenienza. La scena indie musicale e la scena clubbing si incontrano e si incrociano in una miscela esplosiva: Pergola Tribe, Magazzini Generali, Tunnel, la casa occupata di via Garigliano – sede operativa di Casino Royale e del collettivo Sun Wu Kung –, Leoncavallo, senza dimenticare Conchetta, Rolling Stones… Il documentario è composto da interviste ai personaggi che hanno popolato e ideato quelle notti: dai dj ai musicisti, ai proprietari dei locali. Milano e i suoi spazi sono raccontati con una proiezione verso il futuro della città: Pergola Tribe non esiste più e in generale il quartiere Isola ha cambiato radicalmente look, come tanti altri quartieri. Altro snodo visivo fondamentale è l’emersione del v-jing e di tutta l’estetica visiva dei flyer; il collettivo Sun Wu Kung composto da Claudio SInatti, Painè Cuadrelli, Gigi Tarantola e molti altri, sperimenta le potenzialità dell’audiovisivo digitale, dalla realizzazione di videoclip per i Casino Royale alle video-installazioni ai set di v-jing durante le serate club. Milano 1995 - 2001 è una città che già aveva in sé un’attitudine internazionale, un crocevia di tensioni e laboratorio di quello che sarebbe diventata: transitavano in città gruppi internazionali come Sonic Youth e Pavement, dai Nirvana ai Bodycount oltre ai già citati Goldie, Kruder&Dorfmeister, Roni Size e ad artisti di Ninja Tune, Mo’Wax. Il “tone of voice” del documentario è rapido, tagliente e con una mai assopita attitudine punk.

Regista: Andrea Cavallari

Il quinquennio 1995 - 2001 nella città di Milano visto da un punto di vista musicale e di movimenti giovanili e underground. Nel 1995 apre il Tunnel, uno dei templi della musica indipendente italiana e internazionale nonché luogo delle prime sonorità drum’n’bass e jungle; sempre nel 1995 aprono i Magazzini Generali divenendo punto di riferimento. Nel 1995 esce il seminale album dei Casino Royale Sempre più vicini e il primo album in lingua italiana di Afterhours, Germi. I centri sociali Pergola Tribe e Leoncavallo sono molto attivi sul territorio e stanno cambiando pelle prefigurando scenari trasversali mai visti in città: la scena più radicale della dance, capitanata da artisti internazionali come Goldie o Kruder & Dorfmeister, riempie gli spazi con giovani di tutti i tipi e provenienza. La scena indie musicale e la scena clubbing si incontrano e si incrociano in una miscela esplosiva: Pergola Tribe, Magazzini Generali, Tunnel, la casa occupata di via Garigliano – sede operativa di Casino Royale e del collettivo Sun Wu Kung –, Leoncavallo, senza dimenticare Conchetta, Rolling Stones… Il documentario è composto da interviste ai personaggi che hanno popolato e ideato quelle notti: dai dj ai musicisti, ai proprietari dei locali. Milano e i suoi spazi sono raccontati con una proiezione verso il futuro della città: Pergola Tribe non esiste più e in generale il quartiere Isola ha cambiato radicalmente look, come tanti altri quartieri. Altro snodo visivo fondamentale è l’emersione del v-jing e di tutta l’estetica visiva dei flyer; il collettivo Sun Wu Kung composto da Claudio SInatti, Painè Cuadrelli, Gigi Tarantola e molti altri, sperimenta le potenzialità dell’audiovisivo digitale, dalla realizzazione di videoclip per i Casino Royale alle video-installazioni ai set di v-jing durante le serate club. Milano 1995 - 2001 è una città che già aveva in sé un’attitudine internazionale, un crocevia di tensioni e laboratorio di quello che sarebbe diventata: transitavano in città gruppi internazionali come Sonic Youth e Pavement, dai Nirvana ai Bodycount oltre ai già citati Goldie, Kruder&Dorfmeister, Roni Size e ad artisti di Ninja Tune, Mo’Wax. Il “tone of voice” del documentario è rapido, tagliente e con una mai assopita attitudine punk.
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