“Anche tu?” dal Giulio Cesare di William Shakespeare

Cast: Nicolò Columbano, Silvano Vargiu
31-07-2025
Qual è la sua origine più profonda, la sua radice nascosta?
Da dove nasce davvero il dominio dell’uomo sull’uomo?
Tra tutti i misteri che abitano il cuore umano, il potere è forse il più inquietante: da sempre al centro di narrazioni, riflessioni, rivolte.
Eppure resta il più elusivo: resistente a ogni definizione consolatoria, sfuggente ad ogni cornice conciliatoria.
Oggi, soprattutto alla luce dell’orizzonte del nostro tempo caratterizzato da quella che è stata definita come “una terza guerra mondiale a pezzi” con il suo carico di morte e atrocità, assistiamo al ritorno di forme tiranniche, alla disgregazione dei legami sociali, alla lenta erosione di diritti che ritenevamo inattaccabili nei sistemi democratici.
In questo scenario, il Teatro – come spazio critico e rituale – ha il dovere di tornare a porsi la domanda sul potere.
“Anche tu?” nasce da qui.
Dal desiderio di riaprire questa ferita.
Dall’urgenza di interrogare il potere come figura archetipica, struttura politica, ossessione personale.
Cast: Nicolò Columbano, Silvano Vargiu
31-07-2025
Qual è la sua origine più profonda, la sua radice nascosta?
Da dove nasce davvero il dominio dell’uomo sull’uomo?
Tra tutti i misteri che abitano il cuore umano, il potere è forse il più inquietante: da sempre al centro di narrazioni, riflessioni, rivolte.
Eppure resta il più elusivo: resistente a ogni definizione consolatoria, sfuggente ad ogni cornice conciliatoria.
Oggi, soprattutto alla luce dell’orizzonte del nostro tempo caratterizzato da quella che è stata definita come “una terza guerra mondiale a pezzi” con il suo carico di morte e atrocità, assistiamo al ritorno di forme tiranniche, alla disgregazione dei legami sociali, alla lenta erosione di diritti che ritenevamo inattaccabili nei sistemi democratici.
In questo scenario, il Teatro – come spazio critico e rituale – ha il dovere di tornare a porsi la domanda sul potere.
“Anche tu?” nasce da qui.
Dal desiderio di riaprire questa ferita.
Dall’urgenza di interrogare il potere come figura archetipica, struttura politica, ossessione personale.