Trio Orelon Piano Recital Palermo Classica
15-02-2026
Da Beethoven a Britten
Tre trii, tre epoche, tre modi di intendere il dialogo strumentale. Il concerto intreccia le voci di tre compositori profondamente diversi per stile, linguaggio ed epoca, ma uniti dal desiderio di rinnovare la scrittura cameristica e dare nuova vita alla forma del trio con pianoforte. Si apre con Benjamin Britten, che nel suo Introduction and Allegro plasma un linguaggio vivace e brillante, tra ritmi incalzanti e armonie moderne, dando prova della sua innata teatralità anche nella scrittura strumentale.
Segue il Trio op.120 di Gabriel Fauré, scritto in tarda età, che incanta per la sua eleganza misurata e la trasparenza del tessuto armonico: una voce francese sospesa tra malinconia e grazia, che anticipa il Novecento con tocco lieve. Chiude il programma il monumentale Trio “Arciduca” op.97 di Ludwig van Beethoven, vertice assoluto del repertorio cameristico, dove l’equilibrio tra i tre strumenti diventa architettura sonora e slancio espressivo. Un capolavoro che segna il passaggio dal classicismo maturo alle inquietudini romantiche. Un viaggio tra mondi musicali lontani, eppure in dialogo, attraverso la forma nobile e intima del trio.
Trio Recital per Violino, Violoncello e Pianoforte
B. Britten
Introduction and Allegro for Piano Trio
G. Fauré
Trio in re minore, Op. 120
L. van Beethoven
Trio in si bemolle maggiore, Op. 97 “Arciduca”
Trio Orelon
15-02-2026
Da Beethoven a Britten
Tre trii, tre epoche, tre modi di intendere il dialogo strumentale. Il concerto intreccia le voci di tre compositori profondamente diversi per stile, linguaggio ed epoca, ma uniti dal desiderio di rinnovare la scrittura cameristica e dare nuova vita alla forma del trio con pianoforte. Si apre con Benjamin Britten, che nel suo Introduction and Allegro plasma un linguaggio vivace e brillante, tra ritmi incalzanti e armonie moderne, dando prova della sua innata teatralità anche nella scrittura strumentale.
Segue il Trio op.120 di Gabriel Fauré, scritto in tarda età, che incanta per la sua eleganza misurata e la trasparenza del tessuto armonico: una voce francese sospesa tra malinconia e grazia, che anticipa il Novecento con tocco lieve. Chiude il programma il monumentale Trio “Arciduca” op.97 di Ludwig van Beethoven, vertice assoluto del repertorio cameristico, dove l’equilibrio tra i tre strumenti diventa architettura sonora e slancio espressivo. Un capolavoro che segna il passaggio dal classicismo maturo alle inquietudini romantiche. Un viaggio tra mondi musicali lontani, eppure in dialogo, attraverso la forma nobile e intima del trio.
Trio Recital per Violino, Violoncello e Pianoforte
B. Britten
Introduction and Allegro for Piano Trio
G. Fauré
Trio in re minore, Op. 120
L. van Beethoven
Trio in si bemolle maggiore, Op. 97 “Arciduca”
Trio Orelon