Sancta

06-11-2025
di e con Nicoletta Vaiarello
Eva prende la parola e finalmente racconta la sua versione della storia. Non più costola di
Adamo, non più peccatrice additata dal Creatore e dagli uomini, ma donna che rivendica la
propria voce, la propria solitudine, i propri desideri e il diritto di scegliere.
Attraverso un monologo intenso, che alterna lirismo, ironia e dolore, Eva si spoglia del mito
per rivelare la sua umanità: bambina, madre, amante, prigioniera e ribelle. Dalla creazione al
morso del frutto proibito, dalle maledizioni divine al peso della maternità, fino alla condanna
del desiderio e all’impossibilità della morte, Eva attraversa i secoli portando sulle spalle il
peccato originale come marchio imposto.
Lo spettacolo diventa così un rito laico e intimo: la scena, illuminata da bagliori simbolici, si
trasforma in un luogo sospeso in cui Eva non è più solo personaggio biblico, ma voce di tutte
le donne silenziate, costrette, colpevolizzate.
In Sancta Eva non si pente, non chiede perdono: afferma la libertà del conoscere, la
sacralità del desiderio e la potenza dell’atto di scegliere.
06-11-2025
di e con Nicoletta Vaiarello
Eva prende la parola e finalmente racconta la sua versione della storia. Non più costola di
Adamo, non più peccatrice additata dal Creatore e dagli uomini, ma donna che rivendica la
propria voce, la propria solitudine, i propri desideri e il diritto di scegliere.
Attraverso un monologo intenso, che alterna lirismo, ironia e dolore, Eva si spoglia del mito
per rivelare la sua umanità: bambina, madre, amante, prigioniera e ribelle. Dalla creazione al
morso del frutto proibito, dalle maledizioni divine al peso della maternità, fino alla condanna
del desiderio e all’impossibilità della morte, Eva attraversa i secoli portando sulle spalle il
peccato originale come marchio imposto.
Lo spettacolo diventa così un rito laico e intimo: la scena, illuminata da bagliori simbolici, si
trasforma in un luogo sospeso in cui Eva non è più solo personaggio biblico, ma voce di tutte
le donne silenziate, costrette, colpevolizzate.
In Sancta Eva non si pente, non chiede perdono: afferma la libertà del conoscere, la
sacralità del desiderio e la potenza dell’atto di scegliere.